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Atlético affina la strategia senza Griezmann contro la Real Sociedad

L’Atlético de Madrid continua a prepararsi per la prossima partita contro la Real Sociedad con l’obiettivo di affinare la propria strategia. Nella sessione di mercoledì, la squadra ha accolto il ritorno di Barrios, anche se era priva di Julián Alvarez (permesso del club), Riquelme (sovraccarico) e Witsel (indisposizione).

Nella prova tattica guidata da Simeone, si è notata l’assenza di Griezmann nell’undici titolare, una decisione sorprendente dato che Julián Alvarez è squalificato per la partita. Simeone ha sperimentato uno schema 4-5-1, ripetendo la formazione di martedì.

In difesa, Giménez potrebbe sostituire Lenglet, mentre Barrios entrerebbe al posto di Gallagher a centrocampo, mantenendo Koke al centro. L’undici provato era composto da Oblak in porta; Llorente, Giménez, Le Normand e Galán in difesa; Giuliano, De Paul, Koke, Barrios e Lino a centrocampo; e Sorloth come unico attaccante.

Si è osservato che Giuliano avanzava a volte la sua posizione, permettendo a De Paul di occupare la fascia destra, mentre Lino agiva da ala sinistra, liberando Barrios come centrocampista. Con due sessioni di allenamento davanti, Simeone cercherà l’undici definitivo per affrontare la Real Sociedad al Metropolitano.

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Atlético: Simeone cerca la scintilla in attacco

2025-05-07 Marca

Il Cholo Simeone sta preparando cambiamenti tattici per la prossima partita, cercando una nuova dinamica in attacco. Dopo aver testato diverse opzioni, l’allenatore argentino sembra scommettere su Sorloth come principale riferimento offensivo.

L’idea è che il norvegese guidi l’attacco in una formazione 4-5-1, dove il centrocampo sarà comandato da Barrios, De Paul e Koke, con Giuliano e Lino sulle ali, fornendo velocità e capacità offensive.

La difesa presenta anche novità, con Giménez che torna nell’undici titolare e forma una linea solida insieme a Llorente, Le Normand e Galán. Questo aggiustamento cerca di rafforzare la difesa e dare maggiore sicurezza alla squadra.

Sebbene Griezmann, non sembra che sarà titolare. L’assenza di Julián, aggiunta al disagio di Riquelme e all’indisposizione di Witsel, costringe l’allenatore a cercare alternative e dare minuti ad altri giocatori.

Nonostante queste assenze, il resto della squadra è pronto ad affrontare la sfida e aggiungere tre importanti punti al Metropolitano. Simeone confida nel potenziale della squadra e nella capacità dei suoi giocatori di adattarsi ai cambiamenti e dare il meglio in ogni partita. L’Atlético de Madrid continua a lavorare con intensità e determinazione per raggiungere i suoi obiettivi e portare gioia ai suoi tifosi.

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L'Accademia dell'Atlético, un punto di riferimento europeo nella formazione

2025-05-07 Diario As

L’Accademia dell’Atlético de Madrid si sta consolidando come un modello da seguire nel calcio europeo. Il club rojiblanco ha aperto le sue porte a 90 rappresentanti di club dell’ECA, battendo i record di presenze nel programma Academy Visit.

L’obiettivo: condividere la metodologia di lavoro che guida le giovani promesse dei Colchoneros. Durante due giorni, i professionisti dell’Accademia, guidati dal suo direttore Emilio Gutiérrez, hanno condiviso la loro visione e strategia, affrontando aspetti chiave come la metodologia del calcio a 11 e del calcio a 7, l’allenamento individuale e l’integrazione del calcio femminile.

Anche LaLiga ha partecipato, offrendo una prospettiva globale sui settori giovanili in Spagna. All’evento ha partecipato il selezionatore Under 21 Santi Denia, leggenda rojiblanca con esperienza nell’Accademia e medaglia d’oro olimpica a Parigi.

Il primo giorno si è svolto al Metropolitano, dove Óscar Mayo, Direttore Generale dei Ricavi e delle Operazioni, ha presentato la visione del futuro dell’Atlético, sottolineando l’importanza della Città dello Sport.

I partecipanti hanno anche visitato la Residencia per conoscere il modello educativo e le politiche di protezione dell’infanzia. La visita si è conclusa presso il Centro Sportivo Alcalá de Henares, dove hanno assistito alle sessioni di allenamento. Questo incontro ribadisce l’impegno dell’Atlético de Madrid per l’eccellenza nella formazione dei giovani talenti e la sua posizione di punto di riferimento nel calcio di base a livello europeo. Un motivo di orgoglio per i tifosi Rojiblancos.

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Marciniak: Oltre il Campo di Gioco

2025-05-08 Diario As

Nel mondo del calcio, il VAR ha generato un dibattito costante sul suo impatto sulle decisioni arbitrali. Spesso, il focus delle critiche ricade sull’arbitro principale in campo, dimenticando l’influenza del team arbitrale dietro gli schermi.

Recentemente, il nome di Marciniak è risuonato tra i tifosi dell’Atlético e del Barça, uniti da una sensazione di ingiustizia. Viene ricordato per decisioni controverse, come un rigore assegnato a favore di Julián Álvarez, anche se la responsabilità del doppio tocco è ricaduta su Kwiatkowski, dalla sala VOR.

Il VAR, con i suoi interventi a volte intempestivi, crea distorsioni che ci portano a giudicare l’arbitro visibile, senza considerare il ruolo sempre più decisivo dell’arbitro nella sala VOR, protetto dalla vista del pubblico.

Un esempio di questo è stato un rigore assegnato che, fortunatamente, non ha influenzato il risultato finale grazie all’intervento del portiere avversario. Al di là delle polemiche arbitrali, sono state viste partite di alto livello, con prestazioni eccezionali di portieri che ricordano le migliori versioni di Courtois. Partite intense e combattute dove lo sforzo della squadra eliminata non è sempre premiato.

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Atlético: Un Giorno da Dimenticare, Una Tifoseria Indimenticabile

Sono passati 25 anni da quel fatidico 7 maggio 2000, una data impressa nella memoria di ogni tifoso dell’Atlético. Quel giorno, a Oviedo, si consumò la retrocessione in Seconda Divisione, un colpo durissimo per una squadra che era stata costruita per lottare per la Liga.

Nonostante potesse contare su una rosa da sogno, con nomi come Molina, Ayala, Capdevila, Solari, Valerón e Hasselbaink, la squadra non riuscì a mantenere la categoria. Quella partita cruciale contro l’Oviedo terminò con un agonizzante pareggio per 2-2, segnato da un rigore sbagliato che sancì il destino del club.

Al di là dell’aspetto puramente sportivo, la retrocessione fu segnata da una tempesta istituzionale. L’intervento giudiziario nel club, con l’uscita di Jesús Gil e l’incertezza sul futuro, influenzò il rendimento della squadra.

I giocatori, preoccupati per la loro situazione, non riuscirono a rendere al massimo in campo. Anche se il ricordo di quel giorno è doloroso, i tifosi biancorossi hanno dimostrato ancora una volta la loro incrollabile fedeltà.

Nonostante le avversità, il sostegno alla squadra non è mai venuto meno. Questo anniversario serve a ricordare da dove veniamo, a valorizzare ancora di più i successi recenti e a riaffermare il nostro amore incondizionato per l’Atlético de Madrid. Sempre ‘Atleti’!

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Atlético: Dall'Inferno all'Olimpo in 25 Anni

2025-05-07 Diario As

Sono passati 25 anni da quel fatidico 7 maggio 2000 e l’Atlético de Madrid è risorto dalle ceneri. Dal lottare per essere un degno rivale nel derby di Madrid, ora il Real Madrid li teme. Il club Colchonero è salito fino a diventare la 12a squadra di calcio di maggior valore, secondo CNBC.

Nomi come Fernando Torres e Luis Aragonés sono stati cruciali nei momenti più difficili, mentre Agüero ha portato qualità in campo. La gestione di Enrique Cerezo e Miguel Ángel Gil, focalizzata sulla crescita silenziosa, è stata anch’essa fondamentale.

L’arrivo di Simeone nella stagione 2011-12 ha segnato un prima e un dopo, culminato con storiche vittorie al Bernabéu e la conquista di titoli. Giocatori come Arda Turan, Villa, Diego Costa e Falcao hanno lasciato il segno nella squadra.

L’Atlético ha conquistato l’Europa League e la Supercoppa Europea e ha anche vinto un campionato. Il passaggio al Metropolitano, uno stadio che ha ospitato una finale di Champions League, simboleggia l’ambizione del club.

Dopo aver ascoltato i propri tifosi, è tornato lo stemma tradizionale. Con oltre 150.000 membri e 62.000 abbonati, l’Atlético guarda al futuro con ottimismo. Il “partita per partita” di Simeone è diventato un motto che definisce la mentalità della squadra, che aspira al massimo in ogni competizione. I fantasmi della retrocessione sono spariti; ora, l’Atlético si frequenta con l’élite del calcio europeo.

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Oblak e il Trofeo Zamora: Un Clásico a distanza

2025-05-06 Marca

Jan Oblak, il portiere sloveno, si trova in una posizione privilegiata per conquistare il suo sesto Trofeo Zamora, un traguardo che lo consacrerebbe come il portiere più premiato nella storia della Liga, superando leggende come Ramallets e Valdés.

El Clásico, anche se a distanza, gioca un ruolo cruciale nelle sue aspirazioni. Prima, Oblak affronterà la Real Sociedad al Metropolitano, una partita fondamentale per assicurare la qualificazione dell’Atlético alla Champions League e per consolidare la sua candidatura al Zamora.

La performance offensiva del Barcellona nei Clásicos di questa stagione, dove hanno segnato un totale di 12 gol in tre partite, potrebbe essere decisiva affinché Oblak superi Courtois nella lotta per il trofeo.

Dopo aver mantenuto la porta inviolata a Vitoria, Oblak ha ridotto la sua media di gol subiti a 0,82 a partita, superando Courtois, che ha subito due gol dal Celta e ha una media di 0,86.

La giornata del Clásico si presenta come un’opportunità d’oro per Oblak per affermarsi al primo posto e spianare la strada al suo sesto Zamora. Sia Oblak che Courtois dominano la competizione per il trofeo, con un vantaggio di 5-3 per lo sloveno. Degli otto trofei che hanno vinto, sette sono stati vinti difendendo la porta dell’Atleti del Cholo, consolidando la squadra come la più grande garanzia per trasformare i suoi portieri nei migliori della Liga dall’arrivo dell’allenatore argentino.

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L'Anima Madrilena dell'Atlético Celebra San Isidro

2025-05-07 Marca

L’Atlético de Madrid si unisce alla celebrazione di San Isidro, la festa più tradizionale della capitale, dimostrando ancora una volta le sue radici e il suo impegno verso la città. Koke, il capitano dei Rojiblancos, insieme a Barrios e Lino, si sono vestiti da chulapos per rendere omaggio a questa emblematica festa.

In un’iniziativa di Mahou Cinco Estrellas, la birra madrilena, i giocatori hanno condiviso i loro ricordi ed emozioni legati a San Isidro, evocando momenti della loro infanzia e la gioia che questa festa porta alla città.

Koke, un vero madrileno, ha confessato che San Isidro lo trasporta nella sua infanzia, ai giorni in cui visitava La Pradera. Ha sottolineato la capacità della festa di unire persone di tutte le età, creando un’atmosfera festosa e familiare.

Da parte sua, Barrios ha sottolineato l’importanza della musica, in particolare il suono dell’organetto di Barberia, che gli ricorda le persone vestite da chulapos e l’atmosfera vibrante che si vive durante la celebrazione.

Anche Lino si è unito agli elogi, sottolineando l’atmosfera speciale che si respira a Madrid durante San Isidro. L’iniziativa di Mahou Cinco Estrellas, che ha visto anche la partecipazione di giocatori di altri club madrileni, mira a onorare la città e le sue tradizioni. San Isidro è una festa che rappresenta l’identità madrilena e l’Atlético, come uno dei suoi simboli sportivi, è orgoglioso di far parte di questa celebrazione.

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Oblak: Centenario Europeo, Leggenda Atletica

Jan Oblak continua a scrivere il suo nome a lettere d’oro nella storia dell’Atlético de Madrid. La recente partita contro il Real Madrid ha segnato una pietra miliare: la sua 100esima partita a difesa della Rojiblanca nelle competizioni europee.

Questo risultato consolida ulteriormente il suo status di uno dei grandi idoli del club. Con 478 partite giocate, Oblak è il quarto giocatore con più presenze nell’Atlético de Madrid, un traguardo che presto supererà.

In ambito europeo, solo Koke supera le sue 100 partite, affermandosi come un pilastro fondamentale nella porta dei Colchoneros. Inoltre, Oblak è il giocatore straniero con il maggior numero di partite a difesa della maglia dell’Atlético, una statistica che continua a crescere.

Dal suo arrivo il 16 luglio 2014 e il suo debutto in Champions League contro l’Olympiacos, Oblak ha lasciato un’impronta indelebile. Le sue prestazioni gli sono valse cinque premi Zamora, la sua inclusione nella squadra ideale della UEFA Champions League in due occasioni e in quella della UEFA Europa League.

È stato anche un punto di riferimento con la nazionale slovena, indossando la fascia da capitano. I suoi trofei con l’Atleti includono una Supercoppa spagnola, una Europa League, una Supercoppa europea e il titolo della LaLiga 2020/21. Congratulazioni, Jan, per il tuo centenario europeo e per continuare ad arricchire la storia dell’Atlético de Madrid!

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L'Atlético celebra San Isidro con sapore madrileno

L’Atlético de Madrid e i suoi giocatori respirano già l’atmosfera festosa di San Isidro, una data molto speciale per tutti i madrileni. Mahou, sponsor del club, ha riunito figure chiave della squadra rojiblanca, sia maschile che femminile, per condividere le loro esperienze e il significato di questa celebrazione così radicata nella città.

Koke, il capitano e madrileno doc, evoca ricordi della sua infanzia a La Pradera, sottolineando come San Isidro unisca giovani e anziani. Pablo Barrios, un altro talento del settore giovanile, associa il suono dell’organetto alla tradizione chulapa e all’atmosfera festosa che inonda la città.

Samu Lino, alla sua seconda stagione con l’Atlético, sottolinea la grande atmosfera che si vive durante queste feste. Anche Rosa Otermín, giocatrice della squadra femminile, condivide i suoi ricordi d’infanzia, mostrando la sua gioia nel rivivere un pezzo della pradera.

La pradera de San Isidro, un luogo emblematico, ha uno stretto rapporto con la storia del club, poiché si trova molto vicino a quello che era il Vicente Calderón, uno stadio che è stato la casa dell’Atlético per molti anni. L’Atlético de Madrid, fedele alle sue radici, sfoggia con orgoglio l’orso e il corbezzolo, simboli inconfondibili di Madrid, sul suo scudo, riaffermando la sua identità e connessione con la città.

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