Il Metropolitano, un palcoscenico oltre il calcio
L’Atlético de Madrid, sempre rivolto al futuro con ambizione, si sta preparando per una stagione piena di sfide. La speranza di sollevare la Champions League rimane intatta nel cuore di ogni ‘colchonero’ (materassaio).
Tuttavia, il Metropolitano, un tempio biancorosso, avrà un programma fitto oltre il calcio. Con un occhio alla prossima stagione, si presenta un particolare bivio: la finale di Champions League e i concerti di un artista rinomato.
Anche se è ancora presto per sapere se la squadra di Simeone raggiungerà la gloria europea, la possibilità di non poter festeggiare un ipotetico titolo nel Metropolitano è già sul tavolo.
Se l’Atleti riuscirà a fare la storia e a sollevare la sua prima ‘Orejona’ (orecchiona, soprannome del trofeo), i festeggiamenti si sposteranno a Neptuno, poiché lo stadio ospiterà un evento musicale.
Una situazione simile a quella vissuta in altre finali, quando eventi programmati impedirono l’apertura delle porte dello stadio ai tifosi che non potevano viaggiare. In quell’occasione, è stata cercata un’alternativa affinché i tifosi potessero seguire la partita su uno schermo gigante.
È innegabile che tenere questi concerti rappresenta un significativo introito economico per il club. Anche se raggiungere la finale di Champions League è una grande sfida, i tifosi ‘rojiblanca’ (biancorossi) sognano di vedere la loro squadra lottare per il titolo. Indubbiamente, sarebbe un ‘beato problema’ dover scegliere tra musica e calcio, ma la passione ‘colchonera’ troverà sempre un modo per farsi sentire.
